I fattori di rischio
Per capire al meglio il fenomeno, risulta opportuno una analisi concreta dei contesti che favoriscono l’emersione di comportamenti devianti dei giovani.
Famiglia e relazione immediate: quando il nucleo familiare è segnato da instabilità – genitori assenti, conflitti costanti, reddito ridotto o disoccupazione, scardo sostegno educativo … sono tutti possibili ragioni per cui un giovane rischia di trovarsi senza punti di riferimento, senza un senso di appartenenza e prospettive. Questa condizione favorisce l’ingresso in gruppi devianti o la scelta di comportamenti trasgressivi come strategia di affermazione o fuga. I dati indicano un importante aumento di maltrattamenti in famiglia nei reati sui minori: nel 2024 i casi sono stati 2.975, con un +5% rispetto al 2023 e un +101% rispetto a dodici anni fa.
Scuola e percorso formativo: una scuola che non offre strumenti educativi adeguati – laboratori, tutoraggio, orientamento, ambiente stimolante – o uno studente che vive il fallimento scolastico può percepire l’istruzione come inutile. Il mancato coinvolgimento scolastico riduce drasticamente la capacità di progettare il proprio futuro: ciò spinge verso alternative anche devianti. Se la scuola non è rete di protezione, il rischio di devianza cresce.
Condizioni economiche e contesti territoriali: i quartieri segnati dalla povertà, dall’occupazione giovanile elevata, dall’assenza di infrastrutture sociali danno terreno fertile per comportamenti antisociali. La percezione di mancanza di sbocchi può rendere più “legittima” la scelta della devianza come forma di appartenenza o di guadagno. In questi contesti il rischio si amplifica se non esistono dei percorsi di valorizzazione del giovane.
Reti sociali e mondo digitale: la componente digitale non è solo mediazione, ma attiva: il reclutamento in gang, l’emulazione violenta, la normalizzazione del possesso di armi o della sopraffazione sono favoriti da spazi online scarsamente controllati. Il rapporto recente segnala che tra i reati a danno di minori nel 2024 la pornografia minorile è aumentata del 63% e la detenzione di materiale pedopornografico del 36%.
Interazione dei fattori: nessuno di questi elementi può essere considerato isolatamente. Un ragazzo che cresce in un nucleo familiare instabile, frequenta una scuola sfilacciata, vive in un quartiere con poche opportunità e ha accesso disinvolto al mondo digitale è significativamente più vulnerabile. Le traiettorie di devianza si costruiscono su questa sovrapposizione di fragilità e mancanza di protezione.