Dai pixel al pavimento: un'aula che costruisce oltre se stessa

Un videogioco può davvero plasmare il design di una città reale? A Treviso la risposta è sì.

L'iniziativa " Le scuole reinventano Treviso " , basata su Minecraft Education, invita gli studenti a reimmaginare paesaggi urbani più verdi. Ispirato alla campagna "Schools Reinventing Cities" di C40, questo progetto locale prende spunto dalle idee delle classi e le trasforma in nuove e audaci visioni per il futuro di Treviso.

Insegnare agli insegnanti, poi ai bambini

A partire da ottobre 2024, 26 insegnanti di sette scuole hanno partecipato a workshop per imparare a gestire un curriculum basato su progetti con Minecraft. Hanno poi fatto da tutor a 21 classi, per un totale di 433 studenti, che hanno esplorato le problematiche ambientali locali e progettato interventi sostenibili nella Treviso virtuale.

Dopo mesi di lavoro di squadra e apprendimento creativo, gli studenti hanno presentato 104 proposte di progettazione urbana che uniscono consapevolezza civica, competenze digitali e immaginazione. I loro modelli digitali affrontavano sfide reali come la qualità dell'aria, gli spazi verdi, i trasporti pubblici e la ritenzione idrica.

I bambini si presentano ai leader della città

Nel maggio 2025, una commissione composta dal sindaco e dal vicesindaco ha esaminato tutti i progetti, valutandoli in base a coerenza concettuale, originalità, fattibilità e creatività. Dieci team sono stati ufficialmente premiati e tredici hanno ricevuto una menzione speciale per visione e innovazione.

Il 22 maggio, gli studenti hanno presentato i loro paesaggi urbani digitali al Teatro Comunale di Treviso, non come modelli, ma come narrazioni immersive per il cambiamento urbano. Supportati da elementi visivi Minecraft generati dal progetto, hanno presentato proposte di interventi concreti a un pubblico di funzionari comunali, esperti e residenti.

Un hackathon per i giovani trasforma la pianificazione in azione

Il 4 giugno , Treviso ha ospitato " H-ack Kids " presso il campus H-FARM. I mentor hanno guidato i migliori team nel perfezionamento delle loro idee, che gli studenti hanno poi presentato a una giuria che ha fornito feedback costruttivi e consigli tecnici.

Questo hackathon ha unito apprendimento, creatività e capacità di pianificazione, dalla stesura del budget e dalla comunicazione allo sviluppo della visione, su misura per i giovani e al di là delle tipiche competizioni IT.

Le scuole come centri di innovazione urbana

Questo progetto ripensa il ruolo delle scuole, non come semplici spettatori della pianificazione urbana, ma come soggetti attivamente coinvolti nella sua definizione. Gli studenti acquisiscono non solo conoscenze ambientali e consapevolezza climatica, ma anche un reale coinvolgimento nello spazio urbano in cui vivono.

Rimane una domanda urgente: queste idee dureranno oltre la candidatura di Treviso per l'European Green Leaf Award? Le scuole riceveranno supporto per passare dall'ideazione alla realizzazione, oppure rimarrà un'iniziativa memorabile ma isolata?

Minecraft come strumento di progettazione democratica

La scelta di Minecraft Education è strategica, poiché consente anche agli studenti più giovani di costruire, discutere e comprendere dati ambientali complessi in un contesto di squadra. La piattaforma supporta la collaborazione e la visualizzazione di idee di sostenibilità in un formato semplice e adatto ai bambini.

Affidando la progettazione urbana ai bambini, Treviso potrebbe aver compiuto uno dei passi più democratici in Europa nella pianificazione: trasformare la pianificazione partecipativa in una possibilità basata sui pixel.

Il futuro verde di Treviso: studio di caso di un bambino visionario

Sebbene sia ancora in lizza per il titolo europeo di Green Leaf, Treviso dimostra che la trasformazione ecologica non deve essere necessariamente dall'alto verso il basso. Può emergere dalle aule ludico-didattiche alle sale di progettazione, attraverso la partecipazione, l'apprendimento condiviso e l'innovazione digitale.

Il progetto Treviso dimostra che istruzione, tecnologia e inclusione non riguardano solo i compiti scolastici, ma possono anche innescare concreti investimenti urbani, cambiamenti politici e futuri standard cittadini.

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