Con il supporto di Ilaria Farrugia Pace, anch’essa ambasciatrice di Pulse Z, abbiamo esplorato queste idee, che dimostrano come l’innovazione possa nascere anche in classe.

Cindy Up: un test tascabile per rilevare le bevande addizionate di alcolici

Realizzato da The SpinLab

Una delle startup che ci ha colpito di più è stata Cindy Up , un progetto creato da un gruppo di ragazze portoghesi, che ha affrontato un problema purtroppo ancora molto attuale: il fenomeno della spillatura delle bevande, spesso a danno delle ragazze, in contesti come discoteche, club o feste.

“Abbiamo creato un prodotto in grado di rilevare se una bevanda è stata alterata in modo semplice: basta immergere la striscia nella bevanda e se si illumina significa che è stata alterata. Se rimane normale, è sicura”.

Le ragazze ci hanno spiegato che le droghe che il loro dispositivo è in grado di rilevare sono le più comuni, secondo la polizia scientifica: GHB, ketamina, ecstasy e DMA. Il tempo di reazione è molto veloce – pochi secondi – e la fluorescenza rende immediatamente visibile la presenza della sostanza.
Il prodotto, ci tengono a precisare, è ancora in fase di prototipo e Gen-E rappresenta per loro un’importante opportunità per raccogliere fondi per sviluppare una versione funzionale.

“Stiamo lavorando con il nostro professore di chimica, che ha fatto molte ricerche. Non possiamo ancora fornire una percentuale esatta, ma il test è molto sensibile: anche una sola particella della sostanza è sufficiente a far reagire la striscia. Non sarà preciso al 100%, ma è un modo efficace per determinare se una bevanda è stata manomessa”.

Anche l’aspetto pratico del prodotto è stato particolarmente interessante: le ragazze hanno progettato un contenitore discreto, compatto e portatile.

“Abbiamo pensato a ciò che tutti noi portiamo sempre con noi: chiavi, telefono o magari un rossetto. Così abbiamo creato un accessorio simile a un portachiavi, facile da infilare in tasca, anche per chi non porta borse”.

Come l’AI può aiutare a evitare l’assunzione di farmaci dannosi durante la gravidanza

Realizzato da The SpinLab

Il secondo avvio di questo articolo si concentra su una questione complessa ma fondamentale: l’uso di farmaci durante la gravidanza. Ogni anno, circa 270.000 neonati muoiono in tutto il mondo a causa di malformazioni congenite, spesso prevenibili. Nonostante i progressi della medicina, il problema della teratogenicità – il rischio che sostanze esterne come farmaci, infezioni o agenti chimici possano danneggiare il feto in via di sviluppo – rimane una preoccupazione fondamentale per la salute pubblica. È un dato poco noto, ma oltre il 90% delle donne incinte assume almeno un farmaco durante la gravidanza e l’80% lo fa nel primo trimestre, proprio quando il feto è più vulnerabile.

Per rispondere a questa esigenza, è nato un innovativo progetto tecnologico basato sull’intelligenza artificiale (AI), pensato per assistere gli operatori sanitari nella valutazione dei rischi associati all’uso di farmaci durante la gravidanza. L’idea è tanto semplice quanto ambiziosa: un’applicazione in grado di fornire un supporto decisionale rapido, affidabile e aggiornato per evitare errori potenzialmente fatali. Il sistema elabora i dati sui farmaci disponibili e, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, analizza il livello di rischio teratogeno associato al loro utilizzo nelle varie fasi della gravidanza. In base ai risultati, l’app può segnalare il grado di rischio e suggerire alternative più sicure. Il progetto si rivolge principalmente a medici, farmacisti, ostetriche e a tutti coloro che devono prendere decisioni rapide e informate nell’ambito dell’assistenza sanitaria materno-infantile. Questo tipo di strumento può fare un’enorme differenza, soprattutto in contesti ad alta pressione o con scarso accesso a risorse specializzate. L’interfaccia è intuitiva: inserisci il nome del farmaco e, in pochi secondi, ottieni una valutazione dettagliata del suo profilo di rischio. L’affidabilità del sistema si basa su fonti scientifiche accreditate e sul continuo aggiornamento del database sottostante.

Questa startup rappresenta un esempio concreto di come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata in modo etico e responsabile per risolvere problemi reali. Non si tratta solo di tecnologia, ma di prevenzione, consapevolezza e protezione della vita fin dalle sue prime fasi. È un’idea che ha tutte le carte in regola per diventare un alleato quotidiano nella pratica clinica e un modello per chiunque voglia innovare nel settore sanitario.

Aiutare gli anziani a stare al sicuro grazie all’intelligenza artificiale: MediMynd

Realizzato da The SpinLab

Un’altra startup che si è distinta nel settore medico grazie alla sua innovazione è Medimynd, un gruppo di studenti universitari di Malta. La loro idea di startup combina tecnologia sanitaria e impatto creando un dispensatore di pillole intelligente e guidato dall’intelligenza artificiale con l’obiettivo di consentire agli anziani di vivere liberamente in modo sicuro.

Grazie a funzionalità come i promemoria vocali e le connessioni con i caregiver, il loro prodotto mira a ridurre la confusione, a evitare il sovradosaggio o il sottodosaggio delle pillole e a ridurre lo stress aggiuntivo che i membri della famiglia provano nel tenere il passo con il programma di medicazione dell’individuo.
Inoltre, poiché Malta è continuamente alle prese con la gestione delle visite ai pazienti, la loro innovazione contribuirebbe notevolmente a questo problema impegnativo, in quanto aiuterebbe a ridurre le visite ospedaliere non necessarie legate all’assunzione di farmaci.

Durante il Gen-E, abbiamo avuto l’opportunità di visitare il loro stand alla fiera, dove ci hanno spiegato di cosa si occupa la loro startup, la fase di sviluppo e i piani per il futuro. Per quanto riguarda il prodotto in sé, il dispenser di pillole, il team ha finora realizzato un prototipo, un modello molto realistico delle dimensioni e delle funzionalità del prodotto finale che spera di lanciare nel prossimo futuro sul mercato maltese, rivolgendosi alle famiglie.

Nell’ottica di continuare a operare in futuro a livello nazionale ed eventualmente internazionale, il team si impegna a raggiungere l’eccellenza supportando un numero maggiore di famiglie e continuando a sviluppare ulteriori funzionalità. Questo sarebbe di grande utilità per la comunità maltese, in quanto aiuterebbe a rafforzare il legame tra il settore pubblico e gli anziani, portando a una maggiore efficienza nelle funzioni e nella vita complessiva di questa popolazione anziana (dai 65 anni in su) che rappresenta circa il 18,8% dell’intera popolazione maltese.

Questa sezione è stata scritta da Ilaria Farrugia Pace

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