Strategia importata con impatto locale

Il GVI non è originariamente un'idea svedese. È stato sviluppato negli Stati Uniti negli anni '90 in risposta alle ondate di sparatorie mortali nelle grandi città. Il concetto è semplice: combinare una ferma posizione contro la violenza con un chiaro percorso di cambiamento per i responsabili. In pratica, ciò significa incontri tra polizia, ufficiali di libertà vigilata, autorità locali e leader della comunità con individui legati alle bande criminali. Il messaggio è chiaro: la violenza continua avrà conseguenze inevitabili, ma la porta per abbandonare la vita nelle gang è aperta.

Le parole del capo della polizia di Malmö ai membri delle gang – "Non voglio che muoiate" – descrivono perfettamente la strategia: un approccio fermo alla violenza, abbinato al riconoscimento che i membri delle gang sono persone che possono essere reintegrate nella società.

Ma l'importazione di questo modello è pienamente giustificata nel contesto svedese? I paesi differiscono nelle strutture criminali, nei sistemi legali e nell'atteggiamento dell'opinione pubblica nei confronti dell'intervento statale nella vita dei cittadini.

Statistiche impressionanti, ma raccontano davvero tutta la verità?

Il progetto pilota di Malmö , condotto tra il 2018 e il 2020, ha prodotto risultati sorprendenti. I dati della città mostrano che le sparatorie sono diminuite in media del 25% al ​​mese durante il programma. Rispetto ad altre grandi città svedesi, Malmö ha mostrato una chiara e costante tendenza al ribasso della violenza armata.

Restano tuttavia degli interrogativi: quanto di questo successo è dovuto direttamente al GVI e quanto deriva da altre misure preventive e operative concomitanti? Le stesse autorità di Malmö riconoscono che è impossibile separare con precisione i fattori che influenzano i miglioramenti della sicurezza. In altre parole, il successo del programma si basa in parte sulla correlazione, non su una stretta causalità.

Inoltre, queste statistiche non tengono conto di un rischio chiave: lo sfollamento. La riduzione delle sparatorie tra gang a Malmö potrebbe aver spinto la violenza altrove? Il fatto che città come Göteborg, Örebro e Uppsala abbiano adottato il GVI suggerisce sia l'attrattiva del metodo sia il potenziale spostamento del problema in nuove aree.

Finanziamenti UE: sono soldi ben spesi?

Il GVI non è economico. La prima fase (2018-2020) è costata circa 1,2 milioni di euro, con un contributo dell'UE di quasi 900.000 euro. Il ciclo successivo (2024-2027) dovrebbe costare 1,49 milioni di euro, di cui oltre 1,1 milioni di euro provenienti dall'UE, finanziati attraverso il Fondo Sicurezza Interna nell'ambito delle politiche di prevenzione della criminalità organizzata.

Ciò solleva interrogativi sull'uso razionale dei fondi pubblici. Finanziare un programma in una singola città, anche se di successo, è il modo migliore per contrastare la criminalità organizzata in tutta Europa? Queste risorse potrebbero essere più efficaci se investite in soluzioni sistemiche, come la riforma delle politiche migratorie, la prevenzione della radicalizzazione o i programmi sociali?

Tra speranza e pragmatismo: il futuro di GVI in Svezia

La Svezia ha reso il GVI parte integrante della politica di sicurezza di Malmö e la sua adozione in altre città riflette la fiducia nel metodo. Tuttavia, la sua efficacia a lungo termine dipende da diversi fattori. In primo luogo, il coordinamento continuo tra diverse istituzioni: polizia, governo locale, servizi penitenziari e organizzazioni comunitarie. In secondo luogo, la capacità di adattare le strategie all'evoluzione dei modelli di criminalità, in particolare la criminalità informatica e il traffico di droga online, che mettono a dura prova l'efficacia dei tradizionali interventi di strada.

Anche i fattori sociali non possono essere ignorati. La pressione sulle gang può aumentare le tensioni tra polizia e comunità di migranti, spesso sovrarappresentate nelle statistiche sulla violenza armata in Svezia. GVI può operare in modo inclusivo, senza approfondire le divisioni sociali?

Questi risultati dureranno?

Il progetto GVI a Malmö dimostra che un intervento organizzato e coordinato può ridurre la violenza nel breve termine. Allo stesso tempo, solleva una domanda fondamentale per i decisori politici: si tratta solo di una misura temporanea di "estinzione" o di un passo concreto verso una riduzione duratura della criminalità? Il finanziamento UE a sostegno del progetto richiede non solo di monitorare la diminuzione delle sparatorie, ma anche di valutare se l'investimento contribuisca effettivamente a creare comunità più sicure, non solo a Malmö, ma in tutta Europa.

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