Il divieto è stato imposto dal Ministero dell'Interno tedesco nel luglio 2024. All'epoca, il ministero aveva classificato la rivista come "portavoce di propaganda dell'estrema destra", accusandola di incitare all'odio contro ebrei, musulmani e stranieri. È in corso una causa legale, in cui il governo sostiene che la pubblicazione rappresenti una minaccia all'ordine costituzionale.

Origine del problema

Il 16 luglio dello scorso anno, l'allora Ministro degli Interni tedesco Nancy Faeser vietò la pubblicazione della rivista Compact , nonché le attività del suo editore e di una società di produzione affiliata. Faeser sostenne che la rivista fungesse da strumento di estremismo antisemita, anti-musulmano e anti-immigrazione, rappresentando una minaccia per l'ordine democratico.

Un mese dopo, il tribunale amministrativo di Lipsia ha sospeso il divieto, affermando che, sebbene i contenuti violassero la dignità umana, contenevano anche elementi tutelati dalla libertà di stampa, sollevando dubbi sulla proporzionalità delle misure adottate.

Di conseguenza, la rivista può attualmente riprendere le attività. Tuttavia, il procedimento legale è ancora in corso. Il nuovo governo, guidato da Friedrich Merz, intende proseguire il procedimento per dimostrare che Compact viola effettivamente l'ordine costituzionale.

Il dibattito su un diritto fondamentale

L'articolo 5 della Costituzione tedesca afferma che "ogni individuo ha diritto di esprimere e diffondere liberamente le proprie opinioni attraverso la parola, lo scritto e le immagini, e di ricevere liberamente informazioni da fonti generalmente accessibili".

Dichiara inoltre: "La libertà di stampa e la libertà di informazione attraverso trasmissioni radiotelevisive e film saranno garantite. Non vi sarà alcuna censura".

La controversia in corso che circonda la pubblicazione estremista rappresenta uno scontro di valori fondamentali: la libertà di stampa contro la tutela dell'ordine costituzionale e della dignità umana. Mentre le autorità considerano la rivista uno strumento di istigazione e una minaccia alla stabilità sociale, il tribunale sostiene che il divieto potrebbe essere sproporzionato.

Una rivista radicale

Compact è una pubblicazione spesso classificata come di estrema destra, populista e cospirazionista. La redazione sostiene partiti e movimenti estremisti come Alternativa per la Germania (AfD). Critica spesso il governo federale, in particolare i partiti tradizionali come CDU, SPD e i Verdi, e promuove posizioni anti-immigrazione e nazionaliste.

La rivista diffonde anche teorie del complotto, tra cui quelle relative alla pandemia di COVID-19 e al cosiddetto "Grande Reset", una teoria secondo cui le élite globali stanno complottando per prendere il controllo del mondo.

Molti collaboratori della rivista sostengono un'“Europa delle nazioni” e mettono in discussione la legittimità dell'Unione Europea. Anche la NATO è spesso oggetto di critiche, in particolare nel contesto della guerra in Ucraina.

La pubblicazione riflette spesso una narrazione filo-Cremlino, soprattutto per quanto riguarda il conflitto in Ucraina. Esprime inoltre una forte opposizione al femminismo, alla cosiddetta "ideologia di genere" e ai movimenti LGBTQ+, promuovendo invece i "valori tradizionali" e la "preservazione dell'identità culturale".

Compact è monitorato dall'agenzia di intelligence interna tedesca ( Bundesamt für Verfassungsschutz ) per individuare tendenze di estrema destra. In passato, la sua redazione ha organizzato manifestazioni ed eventi con la partecipazione di attivisti di estrema destra. Molti dei suoi articoli sono considerati disinformazione o manipolatori di fatti.

Dai forma alla conversazione

Hai qualcosa da aggiungere a questa storia? Hai qualche idea su interviste o angolazioni da esplorare? Facci sapere se vuoi scrivere un seguito, un contrappunto o condividere una storia simile.